Anche le donne domano il “mostro”, lo Zoncolan si tinge di rosa

E ora il ciclismo femminile cerca nuove sfide sulle strade di casa nostra.

Ragazze piene di grinta e che non vogliono porsi limiti. Eccola qui la splendida cartolina che ci giunge dallo Zoncolan dopo lo storico passaggio del Giro rosa. Per la prima volta anche il ciclismo femminile ha conosciuto le tremende rampe della salita più dura d’Europa, affrontate dalle cicliste con tenacia ed entusiasmo in una prova che ha ampiamente confermato le aspettative in termini di spettacolo.

E di tutto questo la cavalcata della vincitrice, l’olandese Annemiek Van Vleuten assoluta dominatrice del Giro, ne è stata la ciliegina sulla torta. Le sono bastati 45’15” per raggiungere la cima dal versante di Ovaro, appena 5′ in più di Chris Froome nella tappa maschile di due mesi fa. Pazzesco. Ma al di là del suo strapotere, a vincere è stato l’intero movimento, con la dimostrazione che anche le donne sono capaci di grande battaglie in bicicletta mettendosi alla prova nelle sfide più impossibili.

Quale sarà la prossima? Beppe Rivolta, organizzatore della kermesse, e il nostro Enzo Cainero l’avevano anticipato: “Vogliamo anticipare i maschi proponendo qualcosa che sia inedito anche per loro”. Tante le ipotesi, la più accreditata – e anche la più suggestiva – è quella del monte Crostis, cancellato in extremis dal Giro 2011. Lo scopriremo solo vivendo, ma quel che è certo è che la rampa di lancio del ciclismo femminile resterà ancora il nostro Friuli.

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