Risonanze, il festival nel cuore della Valcanale tra liutai, artigiani e musicisti

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Un’eccellenza made in Friuli.

Ormai è conosciuto come il ‘legno che suona’. Il suo nome è abete rosso di risonanza, presente nei boschi della Valcanale e materia prima per strumenti di altissimo pregio musicale.

In Italia cresce solo in due regioni e una di queste è il Friuli Venezia Giulia, in particolare nella foresta della Val Saisera. Una vera e propria eccellenza attorno alla quale il Comune di Malborghetto-Valbruna ha costruito un Festival, chiamato appunto ‘Risonanze’. La nuova edizione è in programma dal 14 al 17 giugno 2018, preceduta da una ricca anteprima di eventi, nel lembo più estremo del Friuli Venezia Giulia, a due passi da Austria e Slovenia.

Una terra da sempre luogo di passaggio e di contaminazione, che grazie a ‘Risonanze’ si sta facendo conoscere anche come luogo privilegiato per i liutai di tutto il mondo, che proprio in Valcanale hanno la possibilità di trovare il legno di risonanza: unico, ricercato, armonioso. Il Festival ha lo scopo di promuovere questa unicità ‘made in Friuli’, partendo dalla materia prima (il legno della foresta), passando per la sua trasformazione in strumento (gli artigiani al lavoro), per finire con il risultato finale (un violino, destinato a risuonare tra i boschi dove tutto è iniziato). Un’occasione unica per ammirare gli imponenti abeti rossi di risonanza, per ascoltare musica e racconti immersi in una natura ancora incontaminata e per vedere all’operai maestri liutai.

Il Festival ha come obiettivo quello di diventare una vera e propria medicina per l’anima, e non a caso il programma ha preso la forma di un bugiardino racchiuso in una piccola scatola contenente anche un pezzetto di corteccia di abete rosso.

L’evento, organizzato dal Comune di Malborghetto-Valbruna, gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli. Proprio nella prestigiosa sede della Fondazione, in via Manin, a Udine, c’è stata la presentazione del festival, con gli interventi del sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern, dell’assessore alla cultura e direttore artistico di Risonanze, Alberto Busettini, del presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini e del vicepresidente del consiglio regionale, Stefano Mazzolini.

“Il Festival – afferma il sindaco Boris Preschern – nasce per far conoscere una delle nostre eccellenze, che fa della Valcanale un luogo di riferimento per i liutai e i musicisti di tutto il mondo, offrendo un’esperienza fatta di ambientazioni, suoni e sensazioni impareggiabili. L’obiettivo – ha aggiunto Preschern – è valorizzare il nostro ambiente, le capacità dei nostri artigiani, la musicalità dei nostri boschi, mostrando ai nostri giovani come sia possibile crearsi un’occupazione utilizzando una delle tante risorse che offre il territorio”.

A occuparsi della parte artistica del Festival, l’assessore alla cultura Alberto Busettini, che anche per l’edizione 2018 è riuscito a proporre un programma di grande livello che vivrà un’anteprima a partire dai primi giorni di giugno, con l’obiettivo di ‘lanciare’ l’evento attraverso una serie di appuntamenti musicali tra Malborghetto-Valbruna e Udine.

“Quest’anno il Festival sarà un grande omaggio al Maestro Gio Batta Morassi, recentemente scomparso – afferma l’assessore Busettini -. E’ stato un onore per me poter lavorare assieme a lui alla preparazione del Festival 2017, ascoltandone i consigli e apprezzando i suoi interventi sulle qualità del nostro abete di risonanza; quest’anno, anche grazie alla collaborazione con l’associazione di liuteria italiana di Cremona, la figura del maestro sarà più che mai presente attraverso i numerosi strumenti esposti; fondamentale per noi anche la presenza della famiglia Morassi che con sapienza e passione continua a seguire le orme di Gio Batta”.

Un pensiero al Maestro Morassi l’ha voluto dedicare anche il presidente della Fondazione Giuseppe Morandini, ricordando la caratura del personaggio che negli anni scorsi era stato insignito di una laurea honoris causa per le sue doti di artigiano e di uomo dall’Università di Udine. Stefano Mazzolini, per conto della Regione Fvg, ha rimarcato la necessità, per il territorio montano, di proporre eventi come Risonanze, “che ne valorizzano le peculiarità facendole conoscere a un pubblico più ampio”.

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