Risultato più che positivo per il primo triennio di vita dell’Uti della Carnia

Il bilancio del primo triennio dell’Uti della Carnia.

Il presidente dell’Unione della Carnia, Francesco Brollo ha introdotto così il quadro delle attività realizzate dall’Uti Carnia nel primo triennio di operatività 2016-2018, e guardando al futuro ha rilanciato la strategicità di un ente intermedio di riferimento per la montagna.

Le azioni intraprese dal 2016

Nella sede dell’Unione, a Tolmezzo, Brollo ha delineato le principali azioni sviluppate a favore del territorio dall’aprile 2016 auspicandone la continuità. In ballo ci sono, a esempio, le 6 centraline idroelettriche (che permettono di incassare 1 milione di euro dalla vendita dell’energia), i 7 impianti di teleriscaldamento a biomassa, 24 immobili a uso produttivo nonché, tra le risorse economiche, gli oltre 12 milioni di euro, frutto delle intese con la Regione che finanziano progettualità strategiche di area vasta (come nuovi tratti di piste ciclabili) e i 9,5 milioni di euro per le “Aree interne”, una serie di interventi per prevenire la marginalizzazione delle zone più periferiche. 

La gestione associata di polizia e personale

Ad attestare il valore di un ente territoriale al servizio della montagna, indispensabile per tutelare forme di autogoverno e di sviluppo locale, l’attività svolta per i Comuni aderenti e le varie convenzioni sottoscritte con amministrazioni esterne all’Uti (anche oltre i confini territoriali) per potersi avvalere dei servizi dell’Unione stessa. La gestione associata del personale è risultata tra le funzioni più richieste: oltre ad occuparsi dei dipendenti dell’Uti e dei Comuni aderenti (326 unità), gestisce, infatti, le pratiche per un centinaio di funzionari di enti (tra cui il Comune di Gemona) e istituzioni esterne mentre per i procedimenti disciplinari ha ricevuto il mandato dell’Uti del Torre e della Val Canale – Canal del Ferro, per un totale complessivo di 431 posizioni. In tre anni, inoltre, ha gestito 34 concorsi, per 62 assunzioni in Carnia (cui si aggiungono 5 nel 2019) e 17 concluse oltre i confini territoriali visto che le graduatorie degli idonei, una volta soddisfatte le necessità “locali”, sono state messe a disposizione di tutti gli enti del Comparto Unico. Nove, in questi primi mesi del 2019, le procedure concorsuali attivate. Forte impulso anche al controllo del territorio attraverso il corpo della Polizia Locale, funzione in capo all’Uti dal 2017. Potenziamento dell’organico (20 agenti, un amministrativo e 4 stagionali) e della dotazione strumentale hanno permesso di incrementare, specie nel 2018, tutte le attività in particolare quelle di polizia stradale e giudiziaria per le attività delegate dalla Procura della Repubblica (prevenzione e repressione dei reati, degrado e sostanze stupefacenti). Punto di riferimento per imprenditori e associazioni cui fanno capo manifestazioni temporanee, il Suap, sportello unico per le attività produttive che, con 4 unità di personale, tra 2017 e 2018 ha gestito oltre 1800 fascicoli, tra cui 509 autorizzazioni tra manifestazioni e somministrazioni temporanee, 397 pratiche per commercio in sede fissa, un centinaio per strutture ricettive turistiche. Per quanto riguarda la contribuzione ai Comuni, l’Uti tra 2017 e 2018 ha destinato un plafond di complessivi 3,2 milioni destinati a spese d’investimento.

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