Progetto Pramollo addio, la Regione punta su altri progetti per la montagna

Confermati investimenti per quasi 100 milioni.

Il contributo di cinque milioni di euro che, con il disegno di legge numero 252, la Giunta regionale intende destinare all’Uti del Canale del Ferro-Val Canale per la realizzazione del Centro di interscambio modale regionale di Pontebba e delle opere di riqualificazione ad esso connesse, non ha alcuna attinenza con il progetto Pramollo.

A chiarirlo è stata l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, chiamata in audizione sul tema dai componenti della IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd). “Il dispositivo di legge – ha precisato l’assessore – è legato all’attuazione del Piano regionale delle infrastrutture di trasporto. Sia da un punto di vista procedurale che di finanziamento sono due binari paralleli e seguono strade autonome”.

Per quanto attiene al progetto Pramollo, l’assessore ha quindi comunicato che la procedura di revoca della dichiarazione di pubblico interesse, avviata dalla Regione il 27 novembre scorso a fronte della mancanza di un piano economico finanziario asseverato, diverrà definitiva venerdì prossimo con un ulteriore passaggio formale della Giunta.

Confermato in sede di audizione l’impegno di destinare alla montagna le risorse del progetto (48 milioni di euro a indebitamento nel 2019) con la previsione di investire nella messa a norma di tutti gli impianti regionali di risalita (35 milioni di euro) e nella realizzazione di uno studio che rilevi elementi di strategicità e possibili investimenti dell’area di Pontebba, corredato da un pacchetto economico in grado di sostenerli (13 milioni di euro).

Prendendo atto della definitiva conclusione del progetto Pramollo, Roberto Revelant (AR) e Alessandro Colautti (AP) hanno  proposto di anticipare i tempi di realizzazione del piano strategico di rilancio dell’area pontebbana, prevedendo risorse nella prossima manovra finanziaria e impegnandosi a presentare un emendamento in merito.

 

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