Dai manganelli alle telecamere, dalla Regione nuovi fondi per la sicurezza dei comuni dell’Alto Friuli

I fondi per la sicurezza nei comuni dell’Alto Friuli.

Oltre 33 milioni di euro per portare soluzione al problema della sicurezza in Friuli Venezia Giulia. Questo è quanto la giunta regionale ha stanziato per tutto il triennio 2019-2021 per risolvere il problema della criminalità che affligge le nostre città. In particolare, di questi 33 milioni, 6,5 sono stati messi sul piatto prima della legge di stabilità. Il denaro verrà ripartito dapprima fra i comuni aventi una stazione di polizia locale di almeno 12 uomini in pianura o 8 in montagna e successivamente a tutti gli altri centri della regione.

Gli interventi con cui impegnare il denaro si suddivideranno fra prioritari e non: ai primi sarà destinata la prima tranche del fondo e riguarderà l’installazione di impianti di videosorveglianza o strumenti in grado di leggere e riconoscere le targhe delle auto. La seconda parte, invece, riguarderà il miglioramento dell’armamento o l’adeguamento delle strutture che ospitano la polizia locale. Ma non solo: saranno acquistati nuovi manganelli e nuove manette, così come, saranno aumentati i turni di sorveglianza da parte degli uomini della polizia, che, in alcuni comuni, aumenteranno nel numero grazie a nuove assunzioni. Ci sarà la possibilità anche che i fondi siano destinati alla manutenzione dei mezzi o persino all’acquisto di nuovi.

Per quanto riguarda l’Alto Friuli e la Carnia, sarà Gemona a ricevere i fondi maggiori, con oltre 22 mila euro destinati ad uso esclusivo. Seguirà Tolmezzo con 21.309,44 euro e Tarcento con 19.947,79 euro. Artegna ed Osoppo riceveranno circa 13 mila euro, mentre i comuni più piccoli non supereranno i 12 mila euro. Paluzza, Venzone ed Ovaro, ad esempio, avranno a disposizione al massimo 12 mila euro, mentre Sappada e Amaro si fermeranno rispettivamente a 11.459,32 e 10.951,05 euro.

 

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