Comuni al voto nel 2019, l’appello del M5S a ripensare la legge elettorale

Le dichiarazioni del consigliere regionale del M5S Capozzella.

“A primavera sono 118 i Comuni del Friuli Venezia Giulia che andranno al voto e mentre Lega e Forza Italia litigano sul terzo mandato del sindaco, nessuno sembra preoccuparsi, o forse vuole preoccuparsi, delle modalità di formazione delle liste che porteranno all’elezione del primo cittadino”.

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Mauro Capozzella torna su un argomento di cui la politica regionale sembra non volersi occupare e ricorda che la discussione sul terzo mandato del sindaco, che Forza Italia vuole per i Comuni con meno di 3.000 abitanti (81 Comuni su 215) e la Lega per i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 (46 su 215), sono inutili se non si mette mano alla legge in senso più ampio.

“Ho già detto – fa presente Capozzella – che tra le priorità politiche a calendario nel prossimo trimestre abbiamo voluto inserire la nostra proposta di legge ‘Modifica alla disciplina delle elezioni comunali di cui alla legge regionale 19/2013’, e questo perché è necessario, visti anche gli importanti cali di affluenza alle urne delle ultime amministrative, riportare l’interesse dei cittadini alla politica, renderli partecipi nella gestione della propria polis appunto, comportamento che non può che passare per l’applicazione di un principio fondamentale: la trasparenza.

“E’ importante che si inserisca il principio per il quale ogni lista deve esprimere il proprio candidato sindaco, per affermare l’importanza della stessa come vera espressione di un programma elettorale che si traduca, in caso di vittoria, in azione concreta del candidato sindaco della lista stessa. Basta alle grandi coalizioni, formate da liste civetta, da amici di amici inseriti ad hoc per avere voti che a volte i cittadini non sanno nemmeno a quale candidato sindaco realmente portino.

“Siamo davanti a una logica distorta e fumosa – aggiunge ancora Capozzella -, che fa prevalere la peggior politica anziché l’interesse dei cittadini. Fatto reso ancor più grave se pensiamo quanto sia importante la figura del sindaco e la coerenza del programma elettorale per la buona gestione dei piccoli Comuni.

“La politica regionale si sieda intorno a un tavolo, migliori la legge esistente, legiferi con trasparenza nei confronti dei propri elettori e apra sì anche la discussione sul terzo mandato, ma dopo una profonda revisione del modus operandi esistente, altrimenti è solo e sempre un fatto di poltrone”, chiosa il pentastellato.

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