Albergo diffuso, solo 113 presenze al giorno per 25 milioni di euro spesi

La polemica sulla legge dell’albergo diffuso.

“Che la pratica dell’albergo diffuso avesse delle criticità era purtroppo un fatto noto, almeno a noi del Movimento Cinque Stelle e alle opposizioni della scorsa legislatura. Già nel 2016 ne avevamo segnalato i punti critici, mentre il PD proseguiva dritto girandosi dall’altra parte”.

Ad affermarlo è consigliera regionale del M5S, Ilaria Dal Zovo, che aggiunge: “Nel mio ruolo di presidente del Comitato di legislazione, controllo e valutazione, avevo fatto presente nella relazione finale che la legge, a fronte di un investimento regionale importante, aveva ottenuto una ricaduta reale di 113 presenze al giorno. Un po’ poche se si considerano i 25 milioni di euro spesi, anche se va detto che questo ha permesso di agire su un patrimonio edilizio esistente che altrimenti, in aree così svantaggiate, nessuno avrebbe recuperato”.

Prosegue Dal Zovo: “Nella relazione finale di valutazione avevo evidenziato come a fronte dei 25 milioni di euro garantiti dal pubblico, ci fossero 25 milioni investiti dai privati e che, se il tasso di occupazione dei posti letto (108 su quasi 2000) era così basso, per molti sarebbe stato difficile recuperare l’investimento fatto. Lo ha dimostrato anche lo studio eseguito dall’istituto Ecoter. Alla domanda posta ai privati su quanto sia migliorata la loro condizione economica, il 67 % ha risposto come questa sia peggiorata o rimasta uguale.”

“Certamente – prosegue la consigliera pentastellata – dei correttivi per non gettare via tutto e salvare il buono di una legge che ha indubbiamente dei risvolti positivi, ci sono ed è ora che vengano attuati. Il vincolo di destinazione d’uso va prolungato. E non escludo possa essere messo a vita e chi decide di riscattare il bene deve restituire i contributi ricevuti”.

“Si riapra la discussione nelle Commissioni competenti – conclude Dal Zovo -, si crei, dove è possibile, un servizio turistico più ampio con punti di ristoro, eventi culturali, accoglienza adeguata. E si salvino i veri alberghi diffusi smettendo di finanziare con risorse pubbliche interventi che non creano ricchezza ai territori e alle comunità. Come sempre noi dei Cinque Stelle daremo il nostro contributo e lavoreremo per un vero rilancio delle aree montane”.

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