Tutto pronto per il Simposio di scultura di Reana, ecco gli ospiti

Saranno nove gli artisti che esibiranno le loro opere.

Manca poco ormai all’inizio della ventiduesima edizione del Simposio internazionale di scultura su pietre del Friuli Venezia Giulia. In programma dal 14 30 giugno a Reana del Rojale, le opere di alcuni degli artisti più interessanti a livello mondiale saranno esposte nel parco sculture di Vergnacco. Un appuntamento che si conferma centrale nel panorama culturale locale.

Nei giorni scorsi, il centro culturale Il faro, che organizza la kermesse, ha reso noto le biografie dei partecipanti. Provenienti da quattro diversi continenti, saranno in nove ad affascinare il pubblico con le proprie creazioni.

A partire da Carlo Vidoni, che “gioca” in casa in quanto udinese: avvicinatosi negli anni ‘90alla scultura, frequenta lo studio dello scultore Luciano Ceschia e del pittore Vittorio Basaglia. Dall’alto capo della penisola arriva invece Valeria Vitulli, molisana: ha partecipato al Festival internazionale sculpture network a Vasto e alla collettiva d’arte Mum’art in provincia di Chieti.

Dall’est Europa vengono invece Ana Maria Negara e Elena Dodatko. La prima, rumena, vanta numerose partecipazioni a festival internazionali e, nel 2014-15, ha insegnato nel dipartimento di Scultura dell’Università delle arti “George Enescu” di Iaşi. La seconda è invece ucraina, specializzata dapprima in restauro della scultura e poi in scultura monumentale tra le accademie nazionali di Belle arti di Kiev e Lviv.

Mohamed Bouaziz è invece tunisino, iniziando ad esporre dal 2008. Da allora si è fatto conoscere sempre più, arrivando a vantare proprie opere in collezioni private e pubbliche in vari paesi del mondo.

Dell’Oman è invece natio Abdulkareem Al Rawahi, che ha realizzato una scultura oggi esposta presso l’Università di Cardiff, nel Regno Unito. È inoltre membro dell’Omani society for fine arts, dell’associazione Youth art studio e della Sohar art house foundation.

Dall’Asia arrivano invece il tagiko Husenov Khurshed e il nepalese Om Khattri. Il primo è attualmente docente di scultura presso l’Art College M. Olimov a Dushanbe; il secondo è uno degli scultori del Nepal più noti a livello internazionale e ha ottenuto molti premi e riconoscimenti per il suo lavoro.

Infine, l’ultimo nome è quello dell’australiana, ma nata in Corea del Sud, Jina Lee: vincitrice anche lei di numerosi premi, è uno dei nomi femminili più attivi in Oceania.

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