Soccorso in montagna, tutti gli interventi della stagione sciistica. Record sul Tarvisiano. La colpa è l’imprudenza

Un bilancio dell’attività  del soccorso alpino.

Il 25 aprile ufficialmente termina l’attività del servizio di sicurezza e soccorso in montagna della polizia con la fine del servizio del distaccamento di Sella Nevea. E’ giunto, quindi, il momento di effettuare un bilancio dell’attività svolta.

In premessa, si evidenzia il fatto che tale importante servizio è iniziato all’apertura della stagione sciistica nel dicembre 2017 con l’attivazione di tre distaccamenti della polizia di stato dedicati a questa attività: a Ravascletto sul Monte Zoncolan con 4 operatori, a Tarvisio con 4 operatori e a Sella Nevea con 3 operatori.

Il servizio è coordinato da un punto di vista logistico e addestrativo a livello nazionale dal centro addestramento alpino della polizia di stato di Moena e dal punto di vista amministrativo e operativo relativamente alla gestione degli atti di polizia giudiziaria dal commissariato di pubblica sicurezza di Tolmezzo.

Il servizio copre quattro aspetti principali: la prevenzione per evitare che gli sciatori con comportamenti imprudenti arrechino danno a se stessi o ad altri, azione che viene attuata con un presidio e pattugliamento costante delle piste da sci con l’eventuale elevazione di sanzioni amministrative nei confronti degli sciatori indisciplinati.

Il soccorso che può contare su attrezzature specifiche di alto livello come defibrillatore, materassino a depressione, barelle speciali a cucchiaio e toboga, materiali per l’immobilizzazione degli arti, cassette di medicazione complete con presidi antiemorragici, di rianimazione eccetera.

L’antifortunistica che consta nei rilievi tecnici a seguito degli infortuni sciistici in cui viene ricostruita al dinamica dell’evento con la verbalizzazione dei testimoni, le misurazioni le fotografie, ecc. La repressione che consiste nell’intervenire per sanzionare i comportamenti illeciti in violazione delle norme contenute nella legge nazionale n. 363/2003 e della legge regionale n. 27/2006, ma anche la repressione dei reati che vengono commessi sulle piste.

Per quanto riguarda il resoconto dell’attività in questa stagione sciistica si possono evidenziare i seguenti risultati:

 Ravascletto – Monte Zoncolan

  1. Interventi di soccorso: n. 207;
  2. Sanzioni amministrative relative alla violazione della l. n. 363/2003 e l. r. n. 27/2006: 10, per uso della motoslitta in area sciabile, per risalita a piedi su area sciabile e per velocità pericolosa;
  3. Persone denunciate all’autorità giudiziaria: n. 2 per violazione di ordini impartiti dall’autorità e per rifiuto di declinare le proprie generalità;
  4. 16 oggetti rinvenuti e riconsegnati ai proprietari.
  5. Evento critico più rilevante:

Tarvisio

  1. Interventi di soccorso: n. 323;
  2. Sanzioni amministrative relative alla violazione della l. n. 363/2003 e l. r. n. 27/2006: n. 10, per inosservanza della segnaletica, per stazionamento su area sciabile e per velocità pericolosa;
  3. Persone denunciate all’autorità giudiziaria: n. 7 per sostituzione di persona; per resistenza a pubblico ufficiale; per possesso ingiustificato di chiavi alterate e arnesi da scasso e per violazione di domicilio;
  4. 41 oggetti rinvenuti e riconsegnati ai proprietari.
  5. Un intervento per valanga;
  6. Evento critico più rilevante:

Sella Nevea

  1. Interventi di soccorso: n. 104;
  2. Sanzioni amministrative relative alla violazione della l. n. 363/2003 e l. r. n. 27/2006: n. 11, per aver sciato con la pista chiusa e per inosservanza della segnaletica.
  3. Nessuna persona è stata denunciata all’autorità giudiziaria.
  4. 20 oggetti rinvenuti e riconsegnati ai proprietari.
  5. Evento critico più rilevante:

Le cause principali degli incidenti sciistici sono da imputare principalmente all’imperizia, all’imprudenza, ad una preparazione fisica insufficiente, alle attrezzature non adeguate.

Come si vede dai resoconti e dalla descrizione del servizio le piste da sci, sempre più frequentate, sono un ambiente sportivo che seppur molto bello e divertente possono diventare pericolose se non si adottano le principali regole di sicurezza e di buon senso che si riassumono nel prevedere le conseguenze delle proprie manovre, rispettare gli altri e mantenere un comportamento prudente.

A questo riguardo la presenza costante del personale specializzato della polizia di stato contribuisce a rendere la pratica dello sci più sicura, fornendo un servizio di polizia di prossimità e controllo del territorio fondamentale in questo contesto.

 

Be the first to comment on "Soccorso in montagna, tutti gli interventi della stagione sciistica. Record sul Tarvisiano. La colpa è l’imprudenza"

Scrivi un commento

Your email address will not be published.


*